FATTI E NAGEZIONE

Il nostro tema è il conflitto, che rappresenta il concetto centrale o il messaggio che pervade tutto il contenuto. Esso funge da guida e unificatore in vari aspetti, concentrando e unificando il concetto principale. Ci aiuta a comprendere e a vivere meglio l’idea principale del progetto.

Il nostro gruppo esplora l’argomento dei fatti e della negazione, analizzandolo da tre diverse prospettive.

Iniziamo da una prospettiva storica, focalizzandoci sull’evento del Massacro di Nanchino, con il quale siamo più familiari. Questo periodo storico è ricco di narrazioni complesse e variegate che ancora oggi ci circondano, creando un’area di discussione molto controversa. Le fotografie e altri materiali storici forniti dalla Cina e dal Giappone presentano spesso prospettive e narrazioni diverse. Queste differenze si riflettono nella scelta delle fotografie, nelle descrizioni e nelle interpretazioni, non solo mostrando le divergenze tra i ricordi storici e le narrazioni dei due paesi, ma anche influenzando la comprensione e l’atteggiamento del pubblico verso l’evento. In Cina, questo evento è considerato una prova incontrovertibile di un fatto storico, ampiamente ricordato e commemorato come testimonianza dell’aggressione subita e una lezione importante per la pace. Tuttavia, in Giappone, questa visione è spesso negata, con significative divergenze nella narrazione e nella percezione dell’evento, dalle descrizioni nei libri di testo alle conoscenze del pubblico, riflettendo una complessa memoria e narrazione. Nonostante ciò, esistono voci minoritarie in Giappone che invitano a riconoscere la verità di questi eventi.

 

Tuttavia, il problema dei fatti e della negazione non si limita solo al contesto storico, ma appare particolarmente importante e urgente anche nel contesto dei conflitti internazionali.

Negli ultimi decenni, la natura dei conflitti internazionali e delle guerre è cambiata drasticamente. Con l’avanzamento delle tecnologie dell’informazione, l’informazione è diventata una risorsa chiave e un’arma nei conflitti. Nei conflitti come quello israelo-palestinese, la crisi in Ucraina e la guerra civile siriana, si può osservare che non solo la forza militare, ma anche il controllo e la diffusione delle informazioni sono diventati punti focali del contendere. Le parti utilizzano i social media, le notizie e altre piattaforme digitali per modellare l’opinione pubblica, diffondendo narrazioni favorevoli a sé e cercando di negare o mettere in dubbio le posizioni e le informazioni dell’avversario. Questa guerra informativa non solo influisce sui partecipanti diretti al conflitto, ma ha anche un profondo impatto sulla percezione globale degli eventi.

Nell’era dell’esplosione informativa, la nostra sfida maggiore è come identificare la verità in mezzo a un mare di informazioni. Il sovraccarico di informazioni, i filtri algoritmici e l’effetto eco-camera aggravano questa sfida. Siamo circondati quotidianamente da un’enorme quantità di informazioni provenienti da diverse fonti, inclusi siti web di notizie, social media, blog e forum. In questo ambiente, diventa sempre più difficile, ma anche sempre più importante, distinguere quali informazioni sono affidabili, quali sono fuorvianti o completamente false.

L’abbondanza e la facile accessibilità delle informazioni non hanno reso la verità più chiara, ma, in molti casi, hanno aumentato la confusione e i malintesi. In questo contesto, diventa particolarmente importante e difficile distinguere tra verità e menzogna. La comparsa di fake news, informazioni fuorvianti, reportage biasimati e la tecnologia del deepfake hanno ulteriormente sfumato il confine tra fatti e finzione.

Il nostro obiettivo non è semplicemente imporre ciò che sappiamo agli altri. Siamo consapevoli che, di fronte a questioni così complesse, anche la nostra comprensione può essere limitata e non possiamo essere completamente certi che la nostra visione sia corretta. Pertanto, cerchiamo di creare un mezzo che inviti tutti a riflettere sulla veridicità di ciò che vedono e sentono, guidando ognuno a ponderare sulla verità o falsità delle argomentazioni. Incoraggiamo tutti ad utilizzare il proprio pensiero critico per discernere la veridicità delle informazioni, per riconoscere e comprendere la verità con le proprie forze.

Attraverso questo approccio, speriamo di promuovere un clima di discussione più aperto e inclusivo, dove diverse voci e punti di vista possono liberamente interagire e dove le capacità di pensiero critico di tutti possono essere migliorate.